Un diario. Il diario di vivian maier. Scritto non con la penna ma con la macchina fotografica, la sua inseparabile rolleiflex. Sempre al collo, sempre sul cuore. Occhio speciale per ritrarre i bambini dei quali come tata si prendeva cura; (e persone comuni incontrate per strada; I quartieri delle città a lei più care, new york e chicago; I luoghi lontani meta dei suoi numerosi viaggi. E dietro ogni scatto - centocinquantamila negativi, e migliaia di pellicole non sviluppate - l'interesse per l'altro, gli altr