Il cuore di questo libro sono le parole - come sembra anche accennare l’illustratrice nei risguardi - ed infatti i testi giocano con le parole, combinandole, scombinandole, raccontando, elencando…L’impostazione del libro richiama quella dei vecchi abbecedari: la lettera ben scritta in maiuscolo e minuscolo corsivo troneggia sulla pagina, seguita da un collegamento ad una parola («A a come albero», «B b come banana», «C c come casa»…), seguita a sua volta da una filastrocca vergata in bella grafia; sulla destra una grande pagina che, su un colore piatto e intenso, disegna uno dei protagonisti citati.La peculiarità delle filastrocche è l’intrecciarsi di parole che incominciano con la medesima lettera in un gioco che oltre alla rima si basa su assonanze e ripetizioni. La rima corre, zoppica, rotola, si alterna, si bacia, poi sparisce… le allitterazioni ingarbugliano la lingua, le paronomasie fanno sorridere, gli elenchi folli si accavallano, piccole storie vengono narrate e associazioni impensabili si creano in poche righe…